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"E' Tutto"


Il flusso della Storia modella la conoscenza secondo un mito di realtà cucitagli addosso da un pensare organico all'uomo. Attraverso corsi e ricorsi, battute e cadute, l'uomo è il protagonista della sua evoluzione. Quest'idea di Storia però può essere parziale, perché viene vista solo come parte integrante dell'uomo, quando invece è il Tempo il principale protagonista.


L'Arte in questo svolgersi è uno degli strumenti, insieme alla filosofia e alla politica, che permettono la comunicazione tra Uomo e Tempo.


Così è certo che l'Arte si evolve con lo scorrere del Tempo.


Nel 1848 la classe intellettuale era unita a sostenere un'unica idea sotto un grande ideale: la necessità, per il popolo, della cultura. L'Arte doveva uscire fuori dalle paludi dell'Accademia e delle Istituzioni. Gettarsi tra la folla... farsi strada, alzare barricate, farsi rivoluzione, in quella che fu chiamata la primavera dei popoli. I moti del '48 furono un'ondata che sconvolse l'Europa, degli Stati assoluti, in favore di governi liberali.





Si richiedeva che l'Arte fosse del pubblico e per il pubblico, aveva una funzione d'azione sociale, non era una moda o una suppellettile: era lotta con un'attività estetica e un contenuto storico. Il bisogno di realtà irrompeva, lo stile era espressione del contenuto e quello che i poeti chiamavano "il pubblico", Victor Hugo chiamava "il popolo".

Gli ideali artistici erano permeati di ideali socialisti, democratici e nel febbraio londinese venne pubblicato il Manifesto del Partito Comunista di Karl Marx e Friedrich Engels.


Si passa dal romanticismo, al naturalismo e poi all'impressione dell'attimo sulla tela, granello di sabbia nella macina del tempo. L'espressione dell'uomo che urla violentando la sua vera natura, oltre il perbenismo borghese e la morale ipocrita. La verità era l'imperativo dell'arte da far uscire fuori. La fine di queste rivoluzioni, con il fluire del tempo, portò la rottura dell'unità del mondo intellettuale: da lì in poi avrà inizio l'arte d'avanguardia.


La maggioranza non ha mai ragione. L'uomo più forte del mondo è quello che sta da solo. Cercare il proprio io nel potere dell'oro significa edificare sulla sabbia. Quale è il primo dovere dell'uomo? La risposta è breve: essere se stesso. Sempre. La vocazione è un torrente che non si può respingere, né sbarrare, né forzare. S'aprirà sempre un passaggio verso l'oceano, ma togliete all'uomo medio le sue bugie vitali quotidiane e gli strapperete la felicità.
Henrik Ibsen, L'anatra selvatica, 1884

Gli artisti non erano più la punta di diamante di quella nuova società che pulsava, ma "oppositori" rimandati dietro i riflettori, nelle fogne, insieme al popolo e respinti ai margini. Le corporazioni vengono abolite, le botteghe chiuse e l'artista non è più considerato un mestiere; questi, per potersi continuare a dedicare a ciò che veniva ritenuta una passione, dovettero alle volte svolgere un altro mestiere.


Sono uomini dagli ideali incompresi, speranze interrotte, censurati, spesso con debiti, con una rabbia che, non potendo più esplodere nei moti rivoluzionari della politica, denunciavano il disagio sociale sulla tela. La società continuava ad essere d'ispirazione, direttiva di chi aveva sviluppato un senso più vivo della socialità e riusciva così a rendersi conto dei fenomeni che si stavano manifestando.


I soggetti non sono più papi o re, allegorie o miti, ma lavandaie, venditori ambulanti, operai, pescatori, contadini, vagabondi, prostitute; gli artisti distruggono illusioni, torcono se stessi fino a toccare il fondo, per poi di nuovo ricominciare a distruggere. Al fine di ricreare, attraverso un estenuante lavoro, una realtà più reale e autentica.


Sono periodi intensi, stremanti, deludenti, i giorni lasciano gli intellettuali svuotati dal tanto pensiero, senza che a sera si possa dire di aver portato grossi risultati; stavano facendo riaffiorare dai fondali fangosi della realtà, problemi storici di portata eccezionale, che a breve si presenteranno davanti a tutte le nazioni e i popoli del mondo. L'alienazione e la solitudine della nuova società porteranno l'idea del super uomo per trovare fine nelle due guerre mondiali.



Pier Paolo Piscopo

Ƹ̴Ӂ̴Ʒ

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