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La Festa della Montagna a Sant'Oreste

La festa della Montagna è un evento preparato con cura che richiama molti visitatori, si svolge tutti gli anni nell'ultima domenica del mese mariano.


S. Oreste, comune di 3.671 abitanti in provincia di Roma, sorge su una delle sei cime del Monte Soratte (690 m), a circa 400 m di altitudine. In quest'occasione offre una scenografia pirotecnica unica: illuminazione, archi trionfali e addobbi floreali lungo le vie della processione e al termine della cerimonia il Monte Soratte viene illuminato da centinaia di fascine di canne accese su cui domina, al vertice del monte, una grande croce.


L’abbinamento del mese di maggio alla Madonna è conseguenza della tradizione di vedere questo come il mese dell’amore. Dopo il freddo dell’inverno sboccia la primavera, era occasione per organizzare feste popolari e far incontrare i giovani in progetti matrimoniali. Nel Medio Evo la donna è iniziata a vedere come creatura angelica, il tramite fra l’uomo e Dio e di conseguenza Maria, donna e madre per antonomasia, gli viene dato l'appellativo di Madonna: mea domina - "mia signora".


E’ dal 1814 che Sant’Oreste celebra, nell’ultima domenica di maggio, la festa.

E questa è la sua storia...


Don Giuseppe Peligni, imprigionato a Piacenza, per non aver voluto giurare fedeltà a Napoleone, fece un voto alla Madonna: qualora fosse stato liberato, le avrebbe dedicato un intero mese di preghiere, così quando nel mese di maggio tornò nel suo paese, Sant'Oreste, s'organizzarono i festeggiamenti e anno dopo anno la festa crebbe spontaneamente, insieme all'apparato “coreografico", divenendo una vera e propria ricorrenza.


L’incendio delle fascine di canne è una sacra rappresentazione che viene disegnando un triangolo. Dal punto di vista simbolico, la canna, rappresenta la riproduzione, il sostegno e la mediazione tra il mondo terreno e quello celeste o spirituale e acquatico, comunque una tensione verso l'alto da terreni paludosi.


Rappresenta la fragilità dell’essere umano, incline a cedere alle tentazioni. Se la canna è l’essere umano il dare fuoco alle canne rappresenterebbe la morte materiale dell’uomo. Il fuoco rappresenta la grazia salvifica di Dio: attraverso il fuoco la canna si tramuta in luce.




L’evento permette la resurrezione delle anime ed è Maria ad aver reso possibile l’incarnazione della divinità, generando suo figlio, figlio di Dio. La festa come molte altre feste cristiane è andata ad innestarsi in ricorrenze rituali ed esoteriche precedenti, dove si celebrava il fuoco che serviva a tener lontani gli spiriti del male, perché il Soratte si è sempre creduto fosse una porta verso l’aldilà.


"Esoterismo" è il termine con cui si indicano le dottrine di carattere segreto a cui si accedeva, soprattutto in passato, per conoscere verità occulte e significati nascosti, accessibili solo ai cosiddetti iniziati, questi rituali aprivano ampie foreste di simboli porte di altre dimensioni.


Deriva dalla parola greca ἐσωτερικός, derivato da ἐσώτερος (interiore). Ci possono essere molteplici gradi di iniziazione esoterica, di conoscenza, e, questi gradi, possono essere rappresentati come una serie di cerchi concentrici che si avvicinano progressivamente dalla periferia (l'apparenza, la non-verità) al centro, rappresentante la riscoperta del nostro io interiore del tutto simile all'universo.


Al centro, microcosmo e macrocosmo, vengono a coincidere. Come la montagna è un simbolo dell'Io da scoprire.


Divenne quindi sinonimo di nascosto od occulto, quando tali dottrine dovevano essere praticate clandestinamente, usando allegorie per sfuggire alla repressione della Chiesa.


Ed è significativo come molte volte per non rompere delle tradizioni consolidate nel tessuto sociale dei popoli, la Chiesa s'inserì proprio in quelle tradizioni che si mantennero agli inizi, con appositi rituali per mandare messaggi, solo per sfuggirgli, acquisendo queste feste con rituali pagani e integrandole come proprie.


Turisti e visitatori provengono da tutto il Lazio e un servizio navetta gratuito, attivo dalle 14.30 alle 24.00, condurrà gli stessi in paese.



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Pier Paolo Piscopo

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