
A Nina
Tra un po' smetto, non ce la faccio più
perla violaenera celata da poca chiarezza. Non ti avrei mai chiesto ciò che non volevi ma ti nascondevi ed è impossibile stare senza parlare, tu non sapevi
dicevi questo invece era altro
quello che volevi;
"non esiste l'individuo!!" gridavo (da solo)
e tu troppo ne creavi, riflessa (da sola)
e la coppia dov'era?
Forse è meglio star da soli
come dici tu le ire eterne e il buio interiore.
Comprendo e costruisco
tra il dolore e la malinconia
in quei rari momenti dove appare
il sole, appaga.
Dicevi "quello che ti salva è scrivere" ma scrivere a che serve e per chi?
Se solo sapessi quello che ho dentro.
Solo per parlare, parlare perché non lo riesco a fare
in questa vita sospesa sacrificarsi agli dei e pregare gli occhi
degli eroi? Io non ci riesco. Non posso.
Ma ti amavo
sempre
quando mi difendevi,
quando parlavi al posto mio
quando eravamo in due
t'amavo.
E ora che hai smesso
ho il buio dentro che mi cerca
e me ne chiede i conti
senza farlo con te,
e ci sarà un motivo.
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